La poliedrica produzione letteraria di Verga, segnata da un incessante sperimentalismo stilistico, investe tutti i livelli dell’espressione (strutture grammaticali, lessico, figure retoriche) e si colloca in un frangente cruciale della storia linguistica italiana. Negli anni immediatamente successivi all’Unità d’Italia, l’autore porta avanti con equilibrio istanze comunitarie senza tuttavia trascurare la rappresentazione mimetica dei diversi strati sociali del paese, affidata soprattutto alle originali modulazioni dell’italiano regionale. Nella narrativa e drammaturgia verghiana, l’immissione nella lingua letteraria di moduli e stilemi propri del siciliano avviene attraverso un costante confronto con fonti lessicografiche e repertori di proverbi, allo scopo di evitare l’idiomatismo immediato e folcloristico (puramente di colore) e facendo piuttosto interagire il sostrato etnico con l’eredità toscana, di cui si comprende il valore unificante. La giornata di studio si propone dunque di inquadrare la personale ricerca dell’autore nel suo contesto storico-linguistico, animato da uno dei momenti più significativi della secolare ‘questione della lingua’ e da una esplosiva produzione di grammatiche e vocabolari, sorti, sia pure con proposte diverse, allo scopo di diffondere la lingua comune.
Altri enti promotori: Università per Stranieri di Siena – Scuola di Dottorato
Relatori: illustri specialisti del settore, italiani e stranieri.